Lo studio si è svolto tra il 19 Giugno e il 3 Luglio 2019, su un campione di popolazione rappresentativo costituito da 120 persone tra i 25 e i 60 anni, con un’attività professionale estranea al mondo del vino. L’obiettivo dello studio consisteva nell’analizzare le percezioni generate da una bottiglia di vino serigrafate, comparate con bottiglie identiche ma senza serigrafia (con etichetta) In quest’ottica i ricercatori hanno utilizzato i metodi scientifici più’ arguti, permettendo di analizzare le percezioni in maniera affidabile ed evitando i problemi che si sarebbero creati utilizzando i metodi più’ tradizionali (es.interviste, sondaggi online, focus group…). Ad esempio, questi metodi tradizionali non permettono di esaminare le reazioni inconsapevoli, e potrebbero dare informazioni deformate da vari elementi.
Grazie ai nuovi metodi, i ricercatori hanno potuto mostrare in che modo l’utilizzazione di una serigrafia puo’ influenzare positivamente le reazioni spontanee dei consumatori, relativamente ai prodotti. Queste reazioni sono state valutate secondo due criteri fondamentali: da un lato la dimensione affettiva, che riguarda l’emozione suscitata dai prodotti. Dall’altro lato, la dimensione cognitiva, che riguarda i pensieri automatici attivati dai prodotti.